LA RESA DEI CONTI

Un giorno di questi

mi straccerò i vestiti e mi darò alla fuga.

Dal balcone con un balzo sarò in strada

e poi via, di lampione in lampione,

fino ai giardinetti della piscina Ponzio.

Lì vivrò di raccolta,

nascosto tra i cespugli

per sottrarmi agli occhi degli altri.

Mangerò bacche e gatte pelose

passando il tempo a lenirmi la lingua.

E quando il corpo reclamerà più proteine

lancerò agguati ai piccioni,

dallo scivolo all’altalena,

inseguendoli anche fra i rami più alti degli ippocastani.

Ma non durerà molto

e presto sarò stanco di questa angusta riserva.

Allora strapperò un ramo robusto

e mi getterò furioso nel caos cittadino

menando colpi alle auto e agli scooter,

odiose zanzare.

Vestito solo di un gonnellino di cravatte

piomberò urlando in piazzale Loreto

e da qui per Corso Buenos Aires

mi inoltrerò alla volta del Duomo,

intimando a tutti di lasciare il mio territorio.

Raggiunta la spianata lassù tra le guglie

salirò ai piedi della Madonnina

e finalmente troverò pace

godendomi la vista delle strade deserte

e la distesa dei tetti che porta lo sguardo lontano.

~ di impollinaire su settembre 26, 2013.

24 Risposte to “LA RESA DEI CONTI”

  1. stress da area c?
    in ogni caso, avvisami che voglio esserci assolutamente!

  2. Ti aspetta un futuro atletico, ma meglio aspettare in primavera…
    Ciao 🙂

  3. Malacqua, non saprei, è che ho bisogno del mio spazio vitale, credo
    Specchio, ormai è fatta, e comunque con quel pellicciotto che mi è venuto su me la cavo benissimo

    ciao buona serata

  4. superlativo il gonnellino di cravatte…! Come se io facessi le punte di un rostro con dei tacchi 12 e mi appostassi ad aspettare “chisoio” nutrendomi di lumache e lampascioni …
    Quando si è sulla giostra non si può far altro che girare alla sua velocità, anche se ci viene l’affanno. E poi succede che a furia di guardare lontano oltre i tetti la vita ti porta proprio laggiù e …
    ora ti seguo anche dalla terra delle tarante!
    Resisti super Impo!
    Un saluto caro,
    Hilde.

  5. Prima magari mi spieghi cosa sono le gatte pelose, visto che non le hai annoverate fra le proteine.
    Poi spero che tu decida di invitarmi a menare colpi di clava con te: ne avrei davvero tanto bisogno.

  6. TI AVEVO LASCIATO CIRCA 2 ANNI FA QUANDO HO CHIUSO IL MIO VECCHIO BLOG,IN OTTIMA FORMA.TI RITROVO,DOPO AVE APERTO UN NUOVO BLOG,IN FORMA STRAORDINARIA.
    CHE BELLO FUGGIRE DAL MONDO,RITARSI E VIVERE UNA VITA AUTONOMA ED INDIPENDENTE DAGLI ALTRI.MA SI PUO’ FARLO ? NON SO
    UN CARO SALUTO
    CLEM

  7. verrò a trovarti,contaci.

  8. Hildegard, mi fa piacere che apprezzi questa mise, d’altra parte le foglie di banano in città sono sempre più rare
    Nico, le gatte pelose sono le processionarie che a volte invadono gli alberi anche dei giardini pubblici cittadini, non apportano molte proteine e urticano la pelle figuriamoci la lingua, quanto ai colpi di clava, tengo dei corsi in una palestra di arti marziali, per te omaggio
    Clem, questo commento tutto maiuscolo mi pare un’iscrizione latina, ma sarà solo la mia megalomania che tu nutri in abbondanza con le tue lusinghe, la fuga? ma almeno pensarla ogni tanto, libera la mente
    Zelda, fammi sapere, il citofono del duomo spesso non funziona

    buona serata

  9. Se le conosco, le processionarie…
    Anni fa i pini ne erano letteralmente infestati.
    Solo, non sapevo qualcuno le chiamasse anche gatte pelose. 🙂

  10. Decisamente bello. L’ho riletto cinque volte prima di scrivere il commento che devi prendere per quello che è perchè tu sai che non amo i complimenti tanto per..
    Ho colto un’ insofferenza velata di tristezza e una vena di malinconia che la foto rende perfettamente e che avrei messo alla fine come corollario figurato.
    Ciao
    Julia

  11. Nico, gatte pelose era il nome con cui divennero popolari quando ero bambino, invasero i giardinetti e molti rimasero a casa colpiti da una forma di orticaria che procurava il contatto con questi bruchi o altro che siano, insomma, sono cose che non si dimenticano
    Julia, cinque volte?! queste sì che sono gratificazioni, potrei anche decidere di scendere dal tetto del duomo, grazie

    buona giornata, un abbraccio

  12. Di più: hanno minuscoli rostri che potrebbero entrare negli occhi, danneggiandoli seriamente. :/

  13. Su, Impo: riaccompagna la scimmia allo zoo.

  14. Nico, vuoi che porti allo zoo la scimmia che c’è in me? non so se ne avrò la forza, anche perché lo zoo, in senso stretto, a Milano non esiste più da un pezzo, ciao

  15. Si attende con impazienza aggiornamento blog.Stop.
    Cari saluti a Imp.Stop.
    Clem,Stop 😉

  16. Clem, grazie mio superconservatore amico, anche il telegramma non vuoi dare per superato, che ne dici di darci alla scrittura rupestre?
    un abbraccio

  17. beh,sì anche i graffiti dell’età della pietra o i geroglifici egizi sono migliori delle email e degli sms 😉
    Un caro abbraccio anche a te
    Clem

  18. Come vanno i tuoi conti ? 🙂

  19. Clem, email? sms? ne ho sentito parlare, ma io mi trovo benissimo con i piccioni viaggiatori, quei pochi che scampano ai miei frugali pasti
    Specchio, be’ quelli che si possono fare con le dita di una mano vanno bene, su quelli più complessi ho messo una pietra sopra

    ciao buona giornata

  20. Ma no!
    Parlo di questa scimmia ritratta.

  21. Nico, ma sì ma sì, si scherza, comunque sappi che adoro banane e noccioline, ciao

  22. ho capito l’esigenza della rottura degli schemi, la sete di libertà..ma qui il blog langue.
    Impollinatooo?

  23. Malacqua, hai ragione, adesso mi dò una mossa, è che il panorama è troppo bello, buon fine settimana

  24. Bellissima

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